“Il Festival del Turismo sostenibile, finanziato con circa 50 mila euro, ha palesato tutti i limiti e l’inconcludenza dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme che, ancora una volta, non riesce a mettere in campo un’efficace programmazione”.
E’ quanto affermano Rosy Rubino e Mimmo Gianturco, consiglieri comunali di Lamezia Terme. “Streetfood, cultura, enogastronomia, musica, i principali temi dell’evento, sono andati in scena in Piazze desolatamente vuote. La Città dovrebbe essere risarcita per il danno arrecato” hanno evidenziato Rubino e Gianturco.
“Lo sviluppo del turismo e la promozione culturale del territorio – spiegano – necessitano di una strategia precisa, mirata da una parte a suscitare l’interesse dei cittadini, non solo di Lamezia Terme, e dall’altra a creare indotto per la Città. Realizzare questi risultati a Lamezia Terme sembrerebbe un miraggio. Non si pianifica e non si costruisce nulla e ci si affida al caso e all’improvvisazione. I risultati del Festival del Turismo sostenibile certificano in maniera impietosa, drammatica e inconfutabile queste considerazioni, specchio di una realtà che pone in primo piano un’amministrazione comunale priva di una visione di sviluppo della Città”.
“Anche i tempi di realizzazione e i contenuti dei bandi – aggiungono Rubino e Gianturco – suscitano parecchie perplessità: i ritardi nella loro elaborazione e le aste andate deserte fanno parte della storia, recente e passata, dell’amministrazione Mascaro. Bisognerebbe chiedersi perché accada tutto questo. Come anche desta non poche perplessità il continuo assoggettarsi alle solite associazioni amiche. Bisognerebbe capire perché nel bando sul turismo sostenibile le associazioni sono state escluse”.
“Inoltre non è la prima volta – spiegano Rubino e Gianturco – che un bando sul turismo presenti limiti evidenti: era accaduto questa estate con il flop del bando che riguardava l’animazione del litorale, ma anche con l’asta, recentemente andata deserta, sulle luminarie. L’Assessore Vaccaro ne prenda atto e si determini di conseguenza. Come anche l’assessore alla cultura Gargano comprenda che la cultura deve generare indotto per il territorio e non solo propaganda. Pertanto l’opposizione per essere costruttiva ha il dovere di segnalare questi continui passi falsi dell’amministrazione comunale e non essere accondiscendente e complice di una cattiva gestione della cosa pubblica”. “I risultati – concludono Rubino e Gianturco – sono sotto gli occhi di tutti. I cittadini hanno da tempo preso atto che in queste condizioni non è più possibile andare avanti”.