“Il campo sportivo “Remo Provenzano” è una struttura pubblica di proprietà del Comune di Lamezia; per molti anni una vera e propria seconda casa per i giovani della nostra città, per le società sportive e per interi settori giovanili. A seguito dell’impegno di tanti sportivi, società e di investimenti passati, è stato uno dei migliori impianti del territorio, mediante l’affidamento della sua gestione, in cui si disputavano campionati di calcio FIGC.
Riteniamo che il Comune non possa permettersi di lasciar marcire un immobile di sua proprietà. Oggi non esiste nessuna attività di manutenzione e le condizioni sono diventate a dir poco vergognose: erba alta, panchine divelte, porte e finestre degli spogliatoi completamente sfondate, servizi igienici distrutti, impianti elettrici trafugati, addirittura un traliccio dell’illuminazione crollato (pericoloso).
Un danno incredibile, vista anche l’insufficiente disponibilità di campi sportivi nel territorio comunale in relazione alla presenza di numerose associazioni sportive, costrette ad allenarsi addirittura fuori città.
È bene che il Sindaco in persona chiarisca, spronando i suoi collaboratori, al fine di verificare lo stato di salute degli impianti pubblici, che peraltro dovrebbe conoscere. Chiediamo con forza ed a nome di tante società sportive, che ci hanno interpellato, interventi di manutenzione straordinaria, necessari sia per superare lo stato di abbandono e sia per evitare che i bandi per la gestione degli impianti vadano deserti a seguito della scelta scellerata di far ricadere le ingenti spese di adeguamento sulle casse delle società sportive. Da ultimo, non possiamo dimenticare che nel recente passato il “Remo Provenzano” fu attenzionato da un investimento pubblico di 800.000 euro: un investimento reso vano dal degrado che ha inesorabilmente colpito struttura sportiva”.
Così in una nota Massimo Cristiano, coordinatore regionale Italexit.