Nel giugno dell’anno scorso la Conferenza Unificata ha dato via libera al Decreto proposto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per una cifra di 137,2 milioni di euro da destinare alla progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e di altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
Nell’ambito di questo finanziamento il Comune di Lamezia Terme ha la disponibilità di poco più di 250 mila Euro (94 mila nel 2020 e 156 mila nel 2021) per la realizzazione di 1.450 metri aggiuntivi di pista ciclabile.
Il progetto del Comune, presentato nell’ambito della manifestazione di interesse regionale indetta a febbraio del 2020, prevede un percorso costituito dal tratto di via Perugini (ml 850), tra la rotatoria con via De Sensi e la rotatoria per Savutano, ed il tratto di via Savutano (ml. 600) fino allo Stadio Comunale “Gianni Renda” che si aggiunge al percorso esteso esistente (circa 6 km).
Così facendo, grazie al lavoro svolto negli anni delle diverse Amministrazioni, il Comune presenta un indice di densità di tutto rispetto e pari a 4,5 km di pista ciclabile per 100 kmq.
In questo contesto è corretto evidenziare come sempre più Amministrazioni pubbliche stiano lavorando per ridare vivibilità alle città attraverso un nuovo modello di mobilità, più sostenibile, che renda quindi lo spazio pubblico accessibile a tutti e non totalmente sbilanciato a favore dell’auto. E sempre più spesso scoprono che la bicicletta funziona e riesce a dare risposte efficaci alle esigenze di spostamento delle persone per le necessità quotidiane oltre che per il tempo libero. Soffermiamoci su questo aspetto.
L’emergenza pandemica ha fatto riscoprire, sia per cause di forza maggiore (lockdown) sia per necessità (sport e macro socialità), l’utilizzo della bicicletta tradizionale, cd. “ad uso muscolare”, ed elettrica. Tale “riscoperta”, però, necessita di sempre più stimoli per una corretta pianificazione degli ambienti urbani e per l’attuazione di politiche che favoriscano una mobilità più a misura d’uomo.
Per questo motivo l’idea che propongo alla città di Lamezia Terme è la realizzazione di un sistema di bike sharing avanzato, il “bike sharing free floating”.
Valorizzare il territorio, vivacizzare le tre aree urbane di Lamezia, riscoprire i centri storici. Tre spunti che possono essere utilizzati come brand comunicativo della città.
“Un progetto speciale per una città che deve diventare speciale”. Il mio spot.
Che ne pensate?
Pugliese di origini, Marco Carmine Foti ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato in Ingegneria Civile e specializzato nel settore dei trasporti e della logistica. Vive e lavora a Genova dove svolge la sua attività professionale prevalentemente nel campo della pianificazione e progettazione dei trasporti, studi di fattibilità tecnica e analisi economico-finanziarie, piani di riqualificazione e studi di sistemi ed infrastrutture di trasporto. Membro della Commissione Trasporti dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, è stato più volte selezionato tra gli esperti di riferimento per il MIT.
Collabora ed è autore presso il quotidiano on line Start Magazine.