“Il nostro intento era dare parola e concretezza alle tante categorie “fragili” che combattono ogni giorno con le incertezze, le approssimazioni e il totale disinteresse dei preposti politici e burocratici alle sommistrazioni dei vaccini. Questi ultimi completamente insensibili dello stato d’animo delle persone in attesa di sapere quando, dove e come vaccinarsi.
Ecco perché ho presentato alla procura distrettuale di Catanzaro, dott. Gratteri, in qualità di rappresentante del Comitato promotore “Il vaccino è di tutti?” e tramite lo studio legale Ciambrone-Mascaro & partners, un esposto affinchè possa valutare se esistano o meno anomalie di carattere penale nella gestione della somministrazioni dei vaccini in Calabria con particolare attenzione alla provincia di Catanzaro e specificatamente alle città di Lamezia Terme e Catanzaro.
Il nostro comitato nasce spontaneo davanti a tante persone fragili che si sentono allo sbando senza nessun ascolto concreto e senza ricevere alcuna risposta se non un semplice “stiamo aspettando notizie dalla Regione”.
In alcuni territori esistono studi medici che stanno già somministrando vaccini ed altri no.
E’ corretto tutto ciò? Esistono studi medici di serie A ed altri di serie B? Si stanno rispettando i criteri dettati per norma su chi deve essere vaccinato per primo (ultraottantenni e categorie fragili ecc) e chi dovrà essere vaccinato subito dopo? Esiste un’anagrafica dei vaccinati per poter verificare se si individuano i “furbetti del vaccino”? A volte intere categorie amministrative non rispettano le regole.
Proprio in queste ultime 24 ore si ha notizia di una mail inviata al Prof. BURIONI da un figlio di un medico di Crotone con cui si notizia di dosi di vaccino che vengono buttate !” E’ vero tutto ciò?
Sono queste le domande che ci siamo posti e per le quali abbiamo ritenuto opportuno interessare la Procura distrettuale come unica ancora di salvezza davanti a tanta approssimazione ed incompetenza.
Il nostro scopo non è quello di scovare colpevoli per sete di giustizialismo fine a se stesso, il nostro scopo è quello di sollecitare con tale iniziativa l’immediata attivazione della campagna di somministrazione dei vaccini seguendo le regole e dando certezze, eliminando la errata consapevolezza collettiva che in Calabria si possa andare sempre avanti con privilegi e raccomandazioni.
Ogni giorno di ritardo nella somministrazione dei vaccini e le conseguenti sottrazioni di dose a chi ne ha diritto significa, dobbiamo dirlo senza infingimenti, una sola cosa: più morti !”
Crediamo sia giusto che l’assessorato regionale alla Salute dia la lista con nomi e cognomi dei vaccinati. Lo scopo è individuare se e chi abbia saltato la fila godendo eventualmente di favori da parte del personale a scapito dei tanti che in questo momento attendono di essere vaccinati per essere sottoposti a cure grosse per altre patologie gravi.
I dati approssimativi ci dicono che ogni ora di ritardo in Italia causa circa 20 morti. Ieri 502 morti in 24 ore.
Per ultimo non si può sottacere al fatto che i “volontari” di questo comitato promotore non hanno avuto e non hanno nessun altro scopo (politico e non solo) se non quello di dare voce agli invisibili tentando di dare un proprio contributo per una Calabria migliore. Allo studio legale Ciambrone-Mascaro va il nostro ringraziamento per aver sposato la causa in maniera altamente professionale e disinteressatamente”. Così in una nota Francesco Grandinetti.