Pianopoli, torna la festa dedicata alla Madonna Addolorata. Si tratta di uno degli appuntamenti religiosi più attesi della provincia di Catanzaro che, dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia da Covid-19, proietta l’intera comunità pianopoletana in una intensa atmosfera di fede e tradizione. Da oggi, venerdì 16 sino a domenica 18 settembre, alle celebrazioni religiose si affiancheranno i festeggiamenti civili che coinvolgeranno la comunità locale e anche tanti fedeli che, come consuetudine, arriveranno da ogni parte della Calabria.
Infatti si prevede il pienone per la serata finale che, per l’occasione, prevede il concerto dei Nomadi dal titolo “Solo esseri umani”; in programma anche lo spettacolo pirotecnico sempre molto suggestivo, quest’anno a cura della ditta Di Cello. Di grande interesse, venerdì alle 17 l’apertura della fiera e la ritrovata tradizionale festa dell’uva con la sfilata dei carri e dei giovani in costume tipico. Per le 21 è previsto il concerto di “Ciccio Numero” per gli appassionati del canto popolare. Sabato si parte alle 8 con il risveglio musicale del complesso bandistico “Santa Maria di Corazzo”. Alle 10:30 l’alzabandiera per i 150 anni di Pianopoli con il saluto delle autorità ed il taglio della grande torta tricolore. Seguirà la mattinata con il consueto bandistico. Per la sera è in agenda il concerto del gruppo di “La Strana Società”.
Le funzioni religiose hanno preso il via lunedì scorso con le messe celebrate nella bellissima chiesa della Madonna Addolorata all’ingresso del paese. Sull’altare ad officiare i riti e a guidare i momenti di preghiera il parroco don Tommaso Buccafurni. La processione si snoderà per le vie di Pianopoli a partire dalle 18:30 di domenica, per chiudersi con la santa messa sul sagrato.
Il concerto dei Nomadi, che promette di essere un appuntamento con un importante seguito di pubblico, chiuderà i festeggiamenti in onore della Vergine Addolorata. Giornate intense, dunque, che registrano il grande impegno dell’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Valentina Cuda.
Da rimarcare che la statua della Madonna indossa una preziosa veste con fili doro ricamata a mano da un gruppo di religiose di Mileto: una sacra effigie tra le più antiche e ricche di storia di tutta la Calabria.