Eppur si muove: torna in autunno la XXII edizione di Primavera dei Teatri. Dopo un anno di stop, torna il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea

Eppur si muove: torna in autunno la XXII edizione di Primavera dei Teatri. Dopo un anno di stop, torna il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea

Condividi

Eppur si muove: torna in autunno la XXII edizione di Primavera dei Teatri. Dopo un anno di stop, torna il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporaneaCatanzaro / Castrovillari (CS) – In nuova veste autunnale, dopo l’edizione pandemica e dopo un anno di fermo, torna il festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, Primavera dei Teatri, dal 27 settembre al 6 ottobre 2022, che per la prima volta si disloca non solo nel tempo ma anche nello spazio, aprendosi con 3 giornate di spettacoli internazionali – dal 27 al 29 settembre – a Catanzaro, il capoluogo della provincia calabrese.

«Primavera dei Teatri torna in autunno, invade luoghi, contamina paesaggi scenici, interroga il presente – commentano i direttori del Festival Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano –. Abbiamo sempre cercato di dipingere, attraverso l’arte, ciò che è vivo, ciò che è. Ci siamo sempre interrogati sul contemporaneo, sui nuovi linguaggi scenici, punto focale non solo di un festival che è cresciuto guardando in questa direzione, ma che ha avuto il coraggio di accogliere le scomodità del nostro presente. Uno sguardo sul reale, sull’oggi, nel tormento e nella caparbietà. Lucidamente consapevoli che le esigenze artistiche derivano sempre da quelle umane, fatte di istinti, partecipazione, condivisione. Primavera dei Teatri XXII ragiona sul presente, lo osserva, nella mescolanza di linguaggi, nelle azioni, come conseguenze o compimento, come materia e pensiero. Aderisce al presente, nel dubbio della sua stessa totale consapevolezza».

Il festival quest’anno apre riflessioni su tematiche sempre più attuali come l’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere, il corpo come qualcosa da accettare o cambiare, il corpo come oggetto politico, tra contraddizioni, rapporti umani e la costante ricerca dei classici per leggere meglio il nostro presente.

Tra le novità dell’edizione 2022 di Primavera dei Teatri, il prologo dedicato alla scena internazionale che per la prima volta abbraccia nuove dimensioni nelle arti e nei luoghi, collocandosi in una nuova città, Catanzaro, e presentando non solo performance e pièce teatrali, ma allargando i suoi orizzonti ai linguaggi della danza.

Il programma degli spettacoli

Fra le compagnie internazionali, il 27 settembre arriva El Conde de Torrefiel, collettivo catalano tra i più acclamati del panorama contemporaneo, i cui lavori sono stati presentati nei maggiori festival europei. In scena per Primavera XXII, la performance La Plaza, una pièce che ritrae la realtà della vita pubblica della città, intesa come luogo di convivenza in cui convergono e collidono una molteplicità di espressioni e modi di stare al mondo.

Il 28 settembre il Teatro Comunale ospita Transpophagic Manifest, in cui la performer, regista e “transpologa“ brasiliana – come lei stessa si definisce – Renata Carvalho presenta un manifesto del corpo travestito, sfidando le costruzioni sociali disumanizzanti che permeano l’immaginario comune su ciò che significa essere trans.

Nella stessa serata, al Teatro Politeama va in scena la performer e artista argentina Marina Otero con Love me, terzo capitolo del progetto Remember to live, realizzato insieme a Martin Flores Cardenas. Un assolo che affronta la violenza che la stessa autrice, andando via dal suo paese, Buenos Aires, si porta dentro.

Per la sezione dedicata alla danza, il 29 settembre arriva Alessandro Sciarroni, uno degli artisti italiani più noti nell’ambito delle performing arts, vincitore nel 2019 del Leone d’Oro alla carriera per la danza, i cui lavori sono stati rappresentati in tutta Europa, in America, Medioriente e Asia. In Save the last dance for me Sciarroni lavora assieme ai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sui passi di un ballo bolognese chiamato Polka Chinata.

Il 27 settembre il Collettivo Mine, nato dall’incontro artistico fra Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto, presenta Esercizi per un manifesto poetico, lavoro di debutto che coincide con l’atto fondativo della compagnia, vincitore nel 2019 di DNA Appunti Coreografici.

Chiudono il circuito dedicato alla danza Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, in scena il 29 settembre con Grace, Premio Danza&Danza come miglior produzione Italiana nel 2019. Un lavoro in cui maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.

Dal 30 settembre, a Castrovillari, si entra nel vivo della programmazione dedicata al teatro con la compagnia che ha ideato il festival, Scena Verticale. V Canto, Inferno, Dante è un lavoro in itinere di Saverio La Ruina che sperimenta sulla commistione tra recitazione, video e voce cantata, interpretato da La Ruina e arricchito dalle incursioni canore di Cecilia Foti, con lo sguardo esterno di Dario De Luca.

Apre il cartellone degli spettacoli Mario Perrotta, una delle voci più significative del panorama teatrale italiano, con Dei Figli, opera che conclude la trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, realizzata con la consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati.

Due gli spettacoli in anteprima nazionale: il 1° ottobre Serena Balivo, Mariano Dammacco,

Roberto Latini presentano Danzando con il mostro, il primo gesto artistico comune fra tre degli artisti più premiati e apprezzati della scena contemporanea. Il 4 ottobre debutta invece Animali Domestici, scritto da Caroline Baglioni e diretto da Antonio Mingarelli, che ne ha curato anche il progetto, e interpretato da Christian La Rosa e Alice Raffaelli.

Saranno cinque invece le prime nazionali in cartellone. Il 1 ottobre va in scena l’ultimo lavoro di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani Confessioni di sei personaggi, ispirato ai Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, con Caroline Baglioni e Stella Piccioni a dare corpo e voce ai sei personaggi pirandelliani.

Il 2 ottobre debutta i Macbeth, una produzione Arca Azzurra e Centro Teatrale Bresciano che vede in scena due protagonisti del teatro italiano come Enzo Vetrano e Stefano Randisi insieme a Giovanni Moschella e Raffaella D’Avella, nella riduzione di Francesco Niccolini e drammaturgia collettiva. La cronaca di un uomo e di una donna qualunque, in grado di nutrire le proprie psicosi e trasformarle in una guerra insensata contro sé stessi e le vittime disgraziate che finiscono sotto il loro tiro.

Due prime nazionali in programma per lunedì 3 ottobre. Si parte con Pietra d’inciampo, di Sergio Pierattini per la regia di Riccardo Diana, uno spettacolo sul valore e la forza dei simboli che custodiscono e tramandano la memoria dell’Olocausto, con particolare riferimento all’opera dell’artista Gunter Demnig Pietre d’inciampo. In scena anche Una storia al contrario, adattamento teatrale dal libro di Francesca De Sanctis, testo semifinalista Premio John Fante Opera Prima 2021. Un lavoro diretto da Elena Arvigo e prodotto da Teatro delle Donne, in cui la storia personale della protagonista diventa, attraverso il suo racconto, una questione generazionale.

Debutto anche per Dammi un attimo, frutto di un lavoro a quattro mani di Francesco Aiello e Mariasilvia Greco, in scena insieme a Elvira Scorza, prodotto da Teatro Rossosimona, che verrà presentato il 30 settembre a Primavera 2022 per la sezione del Calabria Showcase.

Sabato 1 ottobre, e in replica il 2 ottobre, arriva anche Real Heroes, scritto e diretto da Mauro Lamanna e Justiniano Aguilera. Una performance itinerante e immersiva, grazie all’utilizzo di tecnologie quali audio 360 e virtual reality, che ha già conquistato il pubblico in Grecia e America Latina.

Il 2 ottobre si continua con Nitropolaroid, di Crack24, per la regia di Riccardo Lai e Lorenzo De Iacovo, nato come un progetto autobiografico che racconta le vicende del protagonista, Sebastiano, attorno al quale gravitano altri personaggi, in un gioco continuo tra divino e realtà.

Il 3 ottobre va in scena la prima replica de La Divina Calabria, un progetto di Giancarlo Cauteruccio e Teatro Studio Krypton. Un’opera in divenire, una immersione poetica e estetica della commedia dantesca, dove Inferno, Purgatorio, Paradiso, sono facilmente riscontrabili nella realtà calabrese, a diversi livelli.

Martedì 4 ottobre, appuntamento con il reading Una rosa ancora rossa, in ricordo di Antonello Antonante e Franco Dionesalvi, tratto da La rosa nel bicchiere di Franco Costabile. Un viaggio nelle parole di due protagonisti della scena culturale calabrese recentemente scomparsi ai quali Primavera dei Teatri vuole dedicare un omaggio attraverso la voce di Lara Chiellino.

A seguire, Eco di Fondo e Caterpillar presentano Sono solo nella stanza accanto, spettacolo selezionato a Inbox 2022, scritto da Tobia Rossi e diretto da Giacomo Ferraù con Edoardo Barbone ed Eugenio Fea. Un racconto di formazione dolceamaro che riflette non solo sulla piaga sociale del bullismo, ma anche su ombre e contraddizioni del nostro presente.

Tra le compagnie ospiti anche UnterWasser, un gruppo di ricerca teatrale fondato nel 2014 da Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio. Dopo il debutto alla Biennale Teatro 2020 di Venezia, va in scena il 5 ottobre per Primavera 2022 UNTOLD, un viaggio introspettivo, frutto di un’accurata indagine sulle potenzialità del teatro d’ombre.

Per Calabria Showcase, in programma anche F-Aida della compagnia Mana Chuma Teatro, scritto e diretto Salvatore Arena e Massimo Barilla. Un lavoro ambientato in una Calabria degli anni ’80 in cui si consumano guerre fratricide tra famiglie.

Appuntamento fra teatro e musica giovedì 6 ottobre con Insight Lucrezia, una scrittura di Antonella Cilento per la regia di Carlo Bruni in cui la scena fantasmatica evoca la festa di nozze di Lucrezia Borgia con Alfonso D’Este a Ferrara.

In scena anche Kassandra, del pluripremiato drammaturgo e regista teatrale franco-uruguaiano Sergio Blanco, con Roberta Lidia De Stefano per la regia di Maria Vittoria Bellingeri. Una Kassandra iper-contemporanea, fluida, spudorata, che esplora una donna “in transito”, senza una identità fissa, né indirizzo, né paese.

Chiude il cartellone degli spettacoli l’ultimo appuntamento della sezione Calabria Showcase, Questioni di famiglia della compagnia Scena Nuda, diretto da Andrea Collavino e interpretato da Filippo Gessi e Teresa Timpano.

Non solo teatro e performance, ma anche musica con A 1000 all’ora, il live dell’ensemble al femminile Glorius4, in cui la voce, il pianoforte e le percussioni di Agnese Carrubba e Mariachiara Millimaggi si fonderanno con la voce di Federica D’Andrea e Cecilia Foti. Il 1°ottobre nel Chiostro del Protoconvento Francescano.

Chiuderà la serata del 2 ottobre, nel suggestivo Castello Aragonese, il live Stellar Sunset, di Gianfranco De Franco, tratto dall’ultimo album pubblicato dal polistrumentista, musicologo e musico terapeuta per l’etichetta INRI Classic.

Anche quest’anno il programma si arricchisce con diversi incontri, residenze artistiche e il workshop a cura di Vincenzo Tripodo sull’arte attoriale cinematografica.

Uno spazio sarà dedicato alla presentazione di alcuni libri editi di recente, tra cui l’ultima pubblicazione di Renato Palazzi, edito da Cue Press, e “Summa critica. Il teatro di Maria Grazia Gregori”, a cura di Leonardo Mello, Ubulibri 2022, per ricordare due grandi critici visionari, ma soprattutto due grandi amici e sostenitori del festival.


Condividi