Si è svolta questa mattina la festa dell’Emigrato, la celebrazione a carattere religioso che, di fatto, segna l’inizio dei festeggiamenti in onore della Madonna della Quercia.
Nata nel 1988, la festa dell’Emigrato rappresenta ormai un appuntamento fisso dell’agosto conflentese.
Da ricordare che già nel 1962 Mons. Moietta, l’allora vescovo della Diocesi, aveva dedicato il
Santuario della Madonna della Quercia di Visora proprio agli emigrati.
Di fatto, però, mancava una giornata a loro dedicata, e il rettore della Basilica, Don Adamo Castagnaro ha giustamente pensato a colmare questa lacuna per ricordare e festeggiare i nostri emigrati sparsi nel mondo.
All’inizio della Santa messa all’interno della Basilica è riecheggiato l’inno di Mameli davanti al drappo italiano innalzato insieme alla bandiera della pace.
Il sindaco di Conflenti Emilio Francesco D’Assisi ha dichiarato che si tratta di: “una giornata particolarmente importante che mi trova particolarmente emozionato, ma nello stesso tempo orgoglioso di rivolgere un saluto ed un pensiero affettuoso a tutti gli emigrati per la prima volta nelle vesti istituzionali di Sindaco di Conflenti. Un saluto a tutti gli emigrati presenti, ma simbolicamente anche agli emigrati che per un motivo o per un altro non sono potuti venire a Conflenti quest’anno.
Purtroppo la nostra terra da sempre è stata terra di emigrazione, negli ultimi anni è diventata anche terra di immigrazione ma la piaga dell’emigrazione reste sempre soprattutto nel sud Italia”.