Nella notte tra il 5 e il 6 agosto, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme hanno proceduto al sequestro di 650 piante di cannabis indica, facenti parte di una piantagione rinvenuta nel comune di Lamezia Terme, grazie ad una segnalazione della Sezione Aerea alla sede.
L’attività, infatti, si inserisce nell’ambito di mirati servizi coordinati tra il comparto aereo della Guardia di Finanza e la componente dei reparti terrestri del Corpo.
In particolare, a seguito di prolungate ricognizioni effettuate dalla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme a bordo degli elicotteri in dotazione, l’equipaggio segnalava al Gruppo alla sede la presenza di piante sospette, su un obiettivo situato all’interno di fitta vegetazione spontanea, su un declivio posto nella zona compresa tra le frazioni Acquafredda e Mitoio.
A quel punto, le pattuglie del Gruppo di Lamezia Terme impiegate nel servizio, effettuavano una perlustrazione notturna sull’area segnalata e giungendo in zona impervia, non di facile accesso e tra fitta vegetazione, scoprivano 650 piante di cannabis indica, irrigate tramite un sofisticato impianto creato dall’azione umana.
Una parte delle piante, nel numero di 154, risultava essere stata già oggetto di una prima raccolta ed in fase di seconda germogliatura.
All’esito delle operazioni, tutto il predetto materiale vegetale è stato sottoposto a sequestro, unitamente all’impianto di irrigazione appositamente predisposto. I finanzieri operanti hanno proceduto al campionamento delle piante per le successive analisi di laboratorio e contestualmente alla distruzione delle restanti, mediante incenerimento sul posto.
Il terreno è risultato di proprietà del Comune di Lamezia Terme e sono in corso le indagini per addivenire all’identificazione degli autori della coltivazione. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, che è titolare delle attività in parola, ha autorizzato il presente comunicato.
Il procedimento penale pende in fase di indagini preliminari nei confronti, allo stato, di persone ignote.
L’operazione illustrata rientra nel dispositivo del controllo economico-finanziario del territorio orientato al contrasto degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti e, più in generale, dei traffici illegali rientrante tra i prioritari compiti della Guardia di Finanza che costantemente opera a salvaguardia della vita umana, concorrendo a tutelare l’ordinata e civile
convivenza sociale, nonché la sicurezza pubblica.