Il 24 luglio a Falerna la seconda edizione de “Le vie del grano. Dalla mietitura alla produzione della farina”

Il 24 luglio a Falerna la seconda edizione de “Le vie del grano. Dalla mietitura alla produzione della farina”

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Il 24 luglio a Falerna la seconda edizione de “Le vie del grano. Dalla mietitura alla produzione della farina”Concluse con grande successo le tappe di Platania del Festival delle Erranze e della Filoxenia (soprattutto il suggestivo “Concerto per le fate” svoltosi di sera sul M. Reventivo a 1300 metri di quota sul belvedere che domina la valle del Piazza, la piana e il golfo di Sant’Eufemia), è di nuovo la volta di Falerna superiore, il paese “vecchio” ai piedi del M. Mancuso ed affacciato sul Mar Tirreno.

Domenica 24 luglio, si svolgerà la seconda edizione de “Le vie del grano. Dalla mietitura alla produzione della farina”, organizzata da “I briganti del Mancuso”. Alle ore 16 i partecipanti (che dovranno prenotarsi telefonando al numero 347/1192418 o scrivendo a brigantidelmancuso@gmail.com) si riuniranno in Piazza Monumento di Falerna. Da lì la comitiva salirà in auto nei pianori soprastanti l’abitato, tutt’ora adibiti a coltivazioni di grano. Seguirà un breve percorso a piedi fra le campagne, scanditi da spiegazioni e musica, sino al luogo della mietitura. Qui, gli anziani del paese mostreranno le antiche tecniche di mietitura a mano, aiutati da chiunque vorrà imparare e provare. Le spighe saranno poi trasportate a dorso d’asino sull’aia dove avverrà la “spulatura” ossia la separazione del chicco da suo involucro. Infine, i chicchi ricavati saranno moliti in loco per produrre la farina.

A tali attività seguiranno degustazioni di prodotti tipici, musica e danze popolari.

Queste dimostrazioni delle antiche pratiche agricole nell’ambito del Festival hanno la funzione di richiamare l’attenzione della gente del luogo e dei forestieri sulla necessità di riscoprire la tradizione come elemento propulsivo per la cultura, la socialità e le economie dei paesi dell’interno. Un “riscoprire” ed un “agire” che da alcuni anni hanno dimostrato come possano sorgere nei paesi e nelle campagne perfino intraprese economiche che valgono a produrre futuro per comunità e luoghi.


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