Il palco su Corso Numistrano, ai piedi della Cattedrale ha fatto da altare alla Santa Messa solenne con cui mons. Serafino Parisi ha preso possesso della sua Diocesi dinanzi al clero e ad una moltitudine di fedeli. Il coro diretto dal Maestro Attilio Lorenti ha offerto un’atmosfera ancora più suggestiva e profonda.
Oltre a numerosi sacerdoti della diocesi lametina e dell’arcidiocesi di Crotone- S. Severina, hanno concelebrato l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace monsignor Claudio Maniago, l’arcivescovo di Crotone – S. Severina monsignor Angelo Raffaele Panzetta, il vescovo di Oppido Mamertina – Palmi monsignor Francesco Milito. A presiedere il rito della presa di possesso canonico, l’arcivescovo metropolita Claudio Maniago.
Dopo il canto d’ingresso, il Cancelliere don Andrea Latelli ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale Papa Francesco ha eletto Serafino Parisi a Vescovo di Lamezia Terme.
“La bontà di Dio che nn smette mai di sorprenderci l’hanno inviata in mezzo a noi come nostro vescovo. Siamo consapevoli che questo dono ci impegna in una risposta generosa ad una nuova disponibilità nel rimetterci in gioco come chiesa. Troverà gente laboriosa e sinceramente accogliente. Troverà una comunità civile sempre impegnata nella costruzione della sua identità di città che pur unita è ricca di tradizioni diverse. Dal mare ai monti in una posizione unica e strategica. Troverà anche problemi di diversa natura ed entità. Mentre il nostro pensiero grato va a Giuseppe e ai suoi predecessori, guardiamo già a lei con affetto e simpatia. Nel suo primo messaggio ci ha invitato a riscoprire il coraggio di una fede incarnata, ci chiedeva di impegnarci tutti insieme nelle trame umane della storia e ad esserci come comunità. Ci aiuti a tenere lo sguardo fisso su Cristo soprattutto quando i nostri occhi sono puntati altrove. Ci aiuti a non guardare le ceneri che ci lasciamo dietro ma al fuoco vivo del Vangelo. Benvenuto nostro vescovo Serafino”. Con queste parole mons. Giuseppe Angotti ha accolto il vescovo della Diocesi di Lamezia Terme Mons. Serafino Parisi.
Dal canto suo, il neo eletto vescovo nella sua omelia si è soffermato sulla Parola odierna, approfondendo da studioso quale è ogni aspetto, e se non ci fossero stati dei tempi da rispettare avrebbe parlato per ore, tanta è la sua preparazione e la sua voglia e il suo desiderio di diffondere messaggi di bene ad ognuno di noi.
“La parola di Dio proclamata oggi – ha detto – suggerisce in modo particolare per noi credenti di assumere lo stile stesso di Dio. Non è un atteggiamento, è una scelta che parte dalla considerazione che noi siamo chiamati a fare con la nostra mente, la nostra ragione perché solo così possiamo responsabilmente metterci di fronte a questa parola”. “Questa parola – ha proseguito – ci dice di più, perché coinvolge quella parola strutturante perché strutturata. La seconda lettura ci ha detto che Cristo è immagine di Dio e anche noi siamo fatti ad immagine del Padre. Questa parola che siamo chiamati ad affrontare con la nostra consapevolezza mette nella nostra vita un dinamismo che nella parola odierna è detta con due termini che vanno sempre insieme: la bocca e il cuore. Dentro questo spazio che c’è tra il cuore e la bocca c’è tutta la scelta di vita del credente. Tra cuore e labbra c’è armonia poiché non c’è l’ipocrisia. Dobbiamo distinguere la parola dalle chiacchiere. Con le labbra si esterna la parola che esce dal cuore. Questa parola dentro di noi vuole generare la parola vera ed eterna di Dio.” Questi sono solo alcuni dei concetti espressi, tanti ne sono stati sviscerati e qui sarebbe impossibile evidenziarli.
Alla conclusione della Messa i ringraziamenti di mons. Parisi a tutti, proprio tutti, e poi l’augurio finale, che poi in realtà è un inizio: “Da qui in poi un bel cammino di chiesa profetica”.
Candida Maione