LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Ha avuto luogo sabato 6 marzo scorso, nella Chiesa del Carmine, la presentazione del libro «La vicinanza della Chiesa al tempo della pandemia» a firma di Don Pino Latelli, Parroco in solido della comunità.
Alla piacevole serata, alla quale — nonostante le limitazioni imposte dai protocolli anticovid-19 — ha partecipato un nutrito numero di spettatori, è stata moderata dal gornalista Salvatore D’Elia.
Ad introdurre ed intramezzare l’avvenimento con alcuni brani di musica sacra, è stata il soprano Esterina Muraca accompagnata all’organo da Maria Francesca Colella.
A prendere la parola per primo, è stato Don Pasquale Di Cello, da due settimane nuovo Parroco Moderatore del Carmine il quale ha accolto con gioia questa positiva iniziativa che esalta l’alacre lavoro compiuto nella sua nuova parrocchia, alla quale è molto legato essendo egli un sambiaisino DOC, nato in un vicino quartiere.
Subito dopo è intervenuta la giornalista Lina Latelli Nucifero, sorella di Don Pino, che ha illustrato il contenuto del libro in modo dettagliato sottolineandone alcune peculiarità.
È stata, poi, la volta dell’editore, Massimo Iannicelli, noto giornalista e ricercatore storico lametino, che ha ricordato come è nata la pubblicazione, soffermandosi poi sull’importanza della comunicazione cattolica in questo periodo assai difficile per il Mondo intero.
A spiegare le ragioni che hanno spinto l’autore a scrivere questo libro, è stato lo stesso Don Pino che ha sottolineato come tutto sia iniziato per caso a seguito del dono, da parte di alcuni suoi parrocchiani, di un moderno smartphone dotato di whatsapp, applicazione attraverso la quale ha iniziato, pur se completamente inesperto nel campo dei “social”, ad inviare ogni giorno, dal mese di agosto scorso a tutti i suoi contatti, una serie di brevi messaggi di fede e di conforto spirituale adesso raccolti in questa pubblicazione unitamente ad altri articoli relativi a suoi interventi pubblicati sulle varie testate sia online che cartacee.
La serata si è conclusa con l’intervento di Mons. Giuseppe Schillaci, Vescovo della Diocesi, che ha elogiato ed incoraggiato l’iniziativa, condividendo diversi degli spunti emersi durante gli interventi, uno tra tutti l’importanza del ruolo della comunicazione già teorizzato e codificato durante il Concilio Ecumenico Vaticano II nel 1965, definito dal presule la “bussola” da seguire ancora oggi, soprattutto in tempi così difficili.
«Una Chiesa senza Cristo o distante da Lui, non è più Chiesa!» è questa la frase conclusiva del Vescovo il quale ha voluto così ribadire come l’impegno della Chiesa cattolica verte tutto intorno al Figlio di Dio senza del quale non vi è alcuna speranza di rinascita e di ripresa.