In data 5 maggio scorso, la Congregazione per il Clero ha comunicato a S. E. R. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio, la decisione, presa da Papa Francesco il 2 maggio 2022, di dimettere il presbitero Francesco Candia dallo stato clericale, con relativa dispensa dagli obblighi sacerdotali, compreso il sacro celibato.
Tale decisione è inappellabile e non è soggetta ad alcun tipo di ricorso.
“La decisione del Santo Padre – si legge nel comunicato diocesano – costituisce l’esito di un approfondito procedimento canonico avviato dalla Diocesi nel settembre 2021, a seguito di una investigazione previa, proseguito nella fase diocesana e portato avanti sulla base di indicazioni da parte della Congregazione per il Clero, presso la quale il processo si è concluso al termine della fase apostolica.
Il procedimento ha riguardato imputazioni penali previste dal Codice di Diritto Canonico, non inerenti persone minori, e concernenti aspetti fondamentali della vita sacerdotale.
Nel corso del suddetto processo è stato garantito il pieno esercizio del diritto di difesa, nei modi previsti dal diritto canonico, anche attraverso l’assistenza di un avvocato e un’effettiva condizione di parità processuale nei confronti dell’accusa.
Il Sig. Francesco Candia non è scomunicato; rimane in comunione con la Chiesa in quanto fratello battezzato in Cristo ed è invitato ad attingere, come ogni fedele, alla grazia del Vangelo e dei Sacramenti”.