Spesso le notizie sui casi di mala sanità, sono riportate a caratteri cubitali sulle prime pagine dei giornali ma accade pure che, tra tante criticità, si imponga qualche caso positivo come quello riguardante un ragazzo di un paese dell’hinterland del lametino che ha ritenuto opportuno segnalare per iscritto la buona sanità sperimentata personalmente nel Pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme dove, sottoposto ad un delicato intervento di primo soccorso, ha ricevuto le idonee cure mediche.
«Essendo una persona fragile e debole, – scrive il giovane in una lettera – ho avuto bisogno di qualcuno che mi stesse accanto in quei momenti difficili e di sofferenza e mi rivolgesse una parola di incoraggiamento e di speranza.
Sono state le infermiere Antonella Fazio, Giovanna Bonaddio, Cristina Pacifico, Mirella Trunzo e Teresa Maiuolo, alle quali voglio esprimere la mia gratitudine e riconoscenza, che in modo instancabile mi hanno supportato, anche a livello psicologico, con la loro vicinanza affettuosa, la professionalità e la profonda umanità”. “E’ stato per me confortante, in un momento così delicato della mia esistenza, – prosegue – avere incontrato queste persone che svolgono la loro opera con efficienza ed impegno, competenza e dedizione, onorando la loro professione. Encomiabile e degna di nota la vostra squisita umanità, la vostra gentilezza e il vostro profondo rispetto per me paziente in gravi condizioni di salute, qualità necessarie per una pronta ripresa di qualsiasi malato. Avete posto al centro della vostra attenzione un malato, avendo a cuore la mia guarigione fisica e anche quella della psiche e per ottenere questo avete messo a disposizione la professionalità e le competenze ma soprattutto standomi accanto con affetto e spirito di condivisione servendomi con amorevolezza e con la forza della tenerezza”. “Grazie di cuore – conclude il giovane – perchè vi siete avvicinati a me, bisognoso di premure e di attenzioni, con passione e con concreti gesti di amore chinandovi verso di me con umiltà e facendovi carico delle mie necessità.
Mi preme ancora evidenziare che “la buona sanità esiste anche in Calabria” e ringraziare anche il dottor Pasquale Di Spena, il dottor Domenico Lucchino e il dottor Giuseppe Merante unitamente al dottor Riccardo Maschio e al dottor Sergio Gigliotti che hanno effettuato l’intervento operatorio dimostrando competenza ed eccellenti qualità professionali».