I finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto della contraffazione di marchi e brevetti e dell’abusivismo commerciale, hanno individuato un “negozio del falso” tra le vie più importanti dello shopping reggino.
In particolare, la Compagnia di Reggio Calabria, ha osservato un anomalo viavai di persone nei pressi di un appartamento in pieno centro cittadino.
I militari, dopo aver fatto irruzione nell’immobile, hanno rinvenuto centinaia di articoli contraffatti, esposti su scaffalature e banconi, come in un normale negozio: scarpe, giubbini, felpe, pantaloni, cappellini, borse, occhiali da sole, cinture, portafogli ed orologi.
Tra le griffe contraffatte, le più note sono quelle di “Nike – Air Jordan”, “Louis Vuitton”, “Gucci”, “Rolex”, “Burberry”, “Dior”, “Valentino”, “Versace”, “Moncler”, “Emporio Armani”, “Dolce & Gabbana” e “Moschino”.
Tra i prodotti contraffatti esposti, vi erano anche cosmetici, come ad esempio profumi “Paco Rabanne”, “Hugo Boss”, “Chanel”, “Prada”, “Versace”, “Armani”, “Gucci”, “Dolce & Gabbana”, “Lacoste”, “Dior” e “Bulgari” e creme per il viso “Lancome” e “Dior” nonché bottiglie di champagne “Moët & Chandon”.
All’esito delle attività di perquisizione, sono stati sequestrati complessivamente oltre 800 articoli di merce contraffatti e 400 euro in contanti nei confronti del responsabile dell’attività illecita, un cittadino italiano di 31 anni, denunciato, a piede libero, all’Autorità Giudiziaria reggina, che ha convalidato il sequestro d’iniziativa delle fiamme gialle.
Sono in corso ulteriori indagini finalizzate alla ricostruzione dell’intera filiera del falso, per individuare i centri di produzione e di distribuzione delle merci contraffatte.
L’attività di servizio svolta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria testimonia il costante presidio esercitato sul territorio, finalizzato a contrastare un fenomeno connotato da forte pericolosità sociale, in quanto moltiplicatore di illegalità: la contraffazione alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e del riciclaggio.
Chi acquista merce contraffatta, infine, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalle normative vigenti, nazionali e comunitarie.