Nel mese di marzo di questo anno, anche a seguito di recenti episodi criminali che hanno interessato la Piana lametina, su disposizione del Questore di Catanzaro è stata significativamente intensificata l’attività di prevenzione e controllo del territorio. Gli operatori della Polizia di Stato hanno proceduto ad effettuare 525 posti di blocco, nel corso dei quali sono stati controllati oltre 4000 autovetture e 10.185 persone – tra le quali oltre 200 soggetti gravati da precedenti di polizia – e sono stati elevate 91 sanzioni amministrative. Sono stati altresì attentamente monitorati decine di soggetti destinatari di misure giudiziarie limitative della libertà personale, per verificare se la condotta di vita risulti ottemperare alle prescrizioni di legge loro imposte.
Nello stesso arco temporale sono state eseguite le misure cautelari ed amministrative di seguito descritte. E’ d’obbligo premettere che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
Nella serata del 12 marzo personale del Commissariato P.S. di Lamezia Terme ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Lamezia Terme, T. A. di anni 24, straniero senza fissa dimora – già destinatario di provvedimento di espulsione con intimazione a lasciare il territorio nazionale – in quanto erano emersi nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati di furto aggravato perché commessi con violenza sulle cose.
La Squadra Volante del Commissariato lametino, infatti, nella notte del 20 gennaio scorso, è intervenuta più volte in occasione di plurimi furti tentati e consumati, con correlati danneggiamenti, perpetrati in danno di autovetture parcheggiate nelle strade del centro di Lamezia Terme, dal cui interno risultavano asportati vari oggetti.
A seguito della successiva acquisizione ed analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza, la Polizia Scientifica ha individuato ed identificato T.A., sul quale risultano acquisiti gravi indizi di reità in ordine ai furti con effrazione, consumati e tentati. Peraltro l’indagato nel corso delle cennate condotte criminali, indossava gli stessi abiti che portava in occasione di un tentativo di rapina, a mano armata, ai danni di una donna nei pressi di un supermercato del Centro, fatto-reato commesso due giorni dopo.
Le indagini svolte dal Commissariato hanno permesso di accertare l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di T.A. e la sussistenza di esigenze cautelari desumibili dalle modalità di commissione delle condotte plurime e del pericolo della reiterazione delle condotte criminose.
Il Gip di Lamezia Terme, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere a seguito del quale, nella serata del 12 marzo, T.A. è stato condotto nella casa circondariale, a disposizione dell’A.G.
Inoltre, nella giornata del 24 marzo, a conclusione di altra attività investigativa ed in esecuzione di ordinanza di misura cautelare personale emessa dal GIP di Lamezia Terme, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari, due giovani lametini, una giovane M.M.T. di anni 29 ed il compagno I.D. di anni 21, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati di porto abusivo di arma e rapina.
I due, con uno stratagemma, avevano convinto la vittima, un giovane lametino, a salire sulla loro auto e lo avevano condotto nella pineta di località Dossi-Comuni, dove lo avevano malmenato e rapinato di una somma di denaro, del cellulare, del computer portatile e di altri oggetti personali. Nell’occorso aizzavano il loro cane contro la giovane vittima, che, infatti, riportava alcuni morsi ad una mano e ad un braccio.
Infine, nell’ambito dell’assai complessa e delicata attività a tutela delle vittime vulnerabili, personale del Commissariato, ha notificato a C.F., di anni 56 – resosi responsabile di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna – il provvedimento di ammonimento (ai sensi dell’art. 8 L. 38/2009) emesso dal Questore di Catanzaro.
L’attività istruttoria svolta dagli specialisti della Polizia di Stato aveva accertato che l’uomo, non accettando l’interruzione della relazione, aveva posto in essere una serie di comportamenti ritenuti pregiudizievoli per la salute psicofisica e la tranquillità della donna, con la quale aveva condiviso gli anni più recenti.