Straordinario evento quello che si terrà domani, lunedì 04 aprile, presso la Biblioteca Rodotà del Liceo Classico ‘Telesio’ di Cosenza e che vedrà l’intervento di Michael Jakob che dell’ambiente e del paesaggio nella letteratura, nelle arti e nell’architettura, è uno tra i maggiori esperti al mondo, non a caso anche il Politecnico di Milano, lo ha voluto per ricoprire la cattedra di Storia del Paesaggio, accanto ad architetti, ingegneri e studiosi delle ‘scienze pratiche’. Un filone di ricerca che lo vede impegnato nelle più grandi università e tavole rotonde a definire e ridefinire nella nostra epoca quel polisemico rapporto tra l’uomo e la percezione, la proiezione, la raffigurazione di ciò che lo circonda, tra uomo e disegno, rappresentazione di quella linea di confine tra lo spazio reale e quello etico nelle arti e nella società. Jacob, alle ore 17, parlerà di “Petrarca, la natura e noi”.
Il Dirigente del Liceo, ing. Antonio Iaconianni, nel presentare l’iniziativa alla stampa ha dichiarato: « Mi preme ringraziare la nostra ottima docente Antonella Giacoia, direttrice della nostra Biblioteca, che ha permesso tutto questo. Sarà una giornata felice questa per il Telesio che può annunciare e vantare la possibilità di una interlocuzione, offerta a studenti, docenti e all’intera città nel salotto letterario della Biblioteca Rodotà del liceo, con uno studioso, un amico del Telesio, di fama internazionale. E non – ha continuato il Preside – nel senso più tronfio che a volte oggi si dà a questa espressione, ma nel significato più autentico. Michael Jakob, cattedratico di Letterature comparate a Ginevra, Grenoble, Harward, autore di centinaia di pubblicazioni, allievo di uno dei più autorevoli critici letterari del Novecento, George Stainer, dialoga oggi con noi – ha concluso – su un tema che lega i classici alla modernità. Da Petrarca a noi il discorso riguarderà il senso della natura dagli antichi alla contemporanea sensibilità per l’ambiente’. E questo ponte tra la tradizione e la modernità è una vocazione del Telesio!»
Gli ha fatto eco Antonella Giacoia che ha affermato: «Petrarca è il primo poeta della natura nella sua autonoma bellezza. Per l’uomo medievale la natura non possiede un valore autonomo, è un riflesso del suo destino soprannaturale. Petrarca – ha continuato la professoressa – fa invece della natura un’estensione prospettica di stati d’animo che riguardano l’uomo moderno, la natura diventa specchio di un io franto e fragile. La spontaneità naturale è artificio di un ego che si metta in scena, drammatizza su questo fondale prospettico la sua commedia o tragedia e che inventa, come estensione di sé, un ‘paesaggio’. Un vocabolo che in realtà non è coevo né a Dante, né a Petrarca, perché il termine paesaggio nasce nel Rinascimento, ma Petrarca lo presagisce e lo consegna al senso estetico ed esistenziale della modernità. Parlare di natura, paesaggio, ambiente – ha concluso – oggi è così ‘naturale’ anche grazie a Petrarca. Parlarne poi nel liceo intitolato a Bernardino Telesio, può avere un senso ed un fascino particolare…»
Infine Jakob entusiasta ha detto: « A chi mi ha chiesto perché da Harward, Ginevra, Grenoble al Telesio, ho risposto che ho davvero accettato con particolare entusiasmo l’invito del Liceo Classico Bernardino Telesio per diverse ragioni. Stimo molto il lavoro educativo-culturale-civico dei licei classici italiani, secondo me i migliori nel mondo tra le scuole pubbliche. Di più, apprezzo l’intelligenza e la curiosità dei giovani liceali, in seguito ridotta a volte nelle università odierne troppo conformiste. Anche le università sono licei, ma spesso di minore qualità. Certo il Telesio, nella sua tradizione e offerta, può annoverarsi tra i licei a cui mi riferisco. Petrarca e la natura – ha concluso lo studioso – mi sembra poi un tema di grande attualità, ora che viviamo in un’epoca di ‘religione della natura’, Petrarca aveva già capito tante cose che ci riguardano e di cui intendo discutere nel mio pomeriggio telesiano’.»