La Polizia Provinciale denuncia due persone per caccia di frodo nel Parco Nazionale della Sila

La Polizia Provinciale denuncia due persone per caccia di frodo nel Parco Nazionale della Sila

Condividi

La Polizia Provinciale denuncia due persone per caccia di frodo nel Parco Nazionale della SilaGli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza in servizio presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, nell’ambito di uno specifico servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso delle persone, di cui due armate di fucili e con cani da caccia al seguito, all’interno del Parco Nazionale della Sila – zona 2 – in località Timpone Rosso del comune di San Giovanni in Fiore. In seguito ad un accurato controllo sulle armi imbracciate è emerso che le stesse erano cariche e, uno dei due fucili, un semiautomatico, era capace di incamerare più cartucce rispetto al numero consentito previsto dalla legge, ciò in virtù dell’assenza di accorgimento tecnico finalizzato a limitare i colpi durante l’attività venatoria. Inoltre, entrambi i soggetti erano sprovvisti di autorizzazione rilasciata dall’Ente Parco, tenuto conto che avevano introdotto delle armi e relative munizioni all’interno di un itinerario non autorizzato dell’area protetta.

Gli agenti sono entrati in azione nei fitti boschi sopra il villaggio Germano, in un’area situata ad oltre 1400 metri di quota. Al termine delle formalità di rito, sono stati sequestrati due fucili calibro 20 e 42 cartucce a piombo spezzato, il tutto messo a disposizione della competente autorità giudiziaria che ha già convalidato il sequestro penale eseguito dalla polizia giudiziaria operante. Per le due persone armate è scattata la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Cosenza, le ipotesi di reato contestate sono di esercizio venatorio in un Parco nazionale e introduzione non autorizzata di armi all’interno della medesima area protetta, ad uno dei due è stato contestato anche l’esercizio venatorio con mezzi vietati dalla legge. Nell’ambito della stessa operazione è stata elevata una sanzione amministrativa per violazione alla legge quadro n.157/1992; inoltre, altre persone sono state invitate presso gli uffici della Polizia Provinciale per essere sentite come persone in grado di riferire circostanze utili ai fini delle indagini.

Le attività istituzionali di prevenzione e repressione degli illeciti, come da disposizioni del coordinatore dei servizi della Polizia Provinciale di Cosenza, Sost. Commissario Salvatore Di Iuri, proseguiranno anche nei prossimi giorni, con gli agenti del distaccamento di San Giovanni in Fiore impegnati in prima linea nel controllo del territorio della Sila e nel contrasto a ogni forma di bracconaggio.


Condividi